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Perché Napoli.

Qual è la fonte dei miei romanzi?

Storia di Napoli della ESI

Se i consigli del mio professore di storia e filosofia del liceo sono stati la scintilla da cui è nato il mio interesse per la Storia, la mia compagna di strada è stata questa magnifica e poderosa opera: la Storia di Napoli della ESI, dieci volumi, fonte principale che mi ha accompagnato nelle mie ricerche dal 1976, anno in cui l’acquistai, rigorosamente a rate, insieme alla Guida del Celano ed alla Cartografia della Città di Napoli.

Oltre due millenni e mezzo di storia che non riguarda solo la municipalità, ma che partendo dalle origini dei primi centri colonizzati dai greci si allarga alla Campania Felix dei romani, al Ducato e poi al Regno di Napoli, già parte continentale di quel Regno di Sicilia creato dai Normanni, fino all’Unità d’Italia e a vicende più vicine a noi come quelle della II Guerra Mondiale e del dopoguerra.

Copertina Storia di Napoli

Una città illuminata da secoli che solo dopo l’Unità ha visto ridimensionato il suo ruolo da capitale a semplice capoluogo di regione, ma simbolicamente ancora e sempre capitale del Meridione d'Italia, rimanendo uno dei centri più notevoli e noti al mondo. Un microcosmo che ha suscitato nei secoli una letteratura di formidabili dimensioni che annovera le firme più prestigiose della storiografia italiana come quelle del Summonte, di Pietro Colletta, di Benedetto Croce, di Michelangelo Schipa.


Credo che come materiale di base da cui trarre le mie narrazioni ne basti ed avanzi. Il tutto senza dimenticare, anzi approfondendo tutte quelle manifestazioni e atteggiamenti che attengono al costume popolare ed al colore delle sue genti nelle varie epoche e che caratterizzano ancora oggi il concetto di napoletanità.

Il mio primo romanzo è in arrivo e sarà ambientato nella Napoli del 1648, a ridosso della Rivolta di Masaniello e della Reale Repubblica Napoletana.

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