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Chi era Masaniello?

Il profilo del più importante personaggio storico del romanzo "Alla Corte di Masaniello"


Ritratto di Masaniello e copertina del romanzo

Sapevo bene che non sarebbe stato facile scrivere di Masaniello, una delle figure più discusse e celebrate della Storia di Napoli.

La sua breve vicenda umana che lo ha visto protagonista di una delle più importanti azioni rivoluzionarie a livello europeo prima di quella francese, avvenuta un secolo e mezzo dopo, ha avuto più eco presso i suoi contemporanei, quando veniva confrontata con l’impresa di Oliver Cromwell in Inghilterra, che non nei secoli successivi o tanto meno oggi.


Un semplice pescivendolo non poteva certo avere una storia personale pregressa nota e documentata, né, vista la sua precoce scomparsa, poteva lasciare tracce sufficienti per formulare ipotesi realistiche sulla sua personalità o sulla sua rilevanza politica. Per ricostruire la figura di Masaniello bisogna affidarsi alle cronache di quei giorni o alle interpretazioni che ne hanno fatto alcuni commentatori nei secoli successivi, sapendo bene che non sono da prendere come oro colato, perchè cronisti e commentatori erano, nella loro quasi totalità, di parte. Pro ispanici o contro la corona spagnola dell’epoca, monarchici o repubblicani, pro Borboni o risorgimentali, nazionalisti o comunisti, anarcoidi o assolutisti…

Solo oggi, forse, grazie all’interesse di alcuni storiografi più attivi e obiettivi e a nuove documentazioni, scoperte magari negli archivi spagnoli o della chiesa o di altre case regnanti dell’epoca con cui Napoli si confrontava, è possibile chiarire alcuni aspetti e formulare nuove ipotesi più attendibili.

Insomma, alla fine ti accorgi che l’epopea popolare che ha circondato all’epoca Masaniello e lo ha celebrato nel tempo ne ha fatto un mito, un qualcosa al di sopra della Storia, un simbolo che tende a celebrare alcune qualità, ma anche i difetti di un intero popolo, di un’intera Nazione. L’inerzia e l’azione, la sopportazione e l’irruenza, la forza d’animo e la rassegnazione, l’egoismo e la solidarietà, il genio e la follia…

Masaniello era uno di noi, che un giorno ha saputo e potuto trasformare in fatti e azioni tutti i suoi malumori e le sue rivendicazioni di cui si andava lamentando per le vie di Napoli, quelli che noi oggi riversiamo stancamente sui social. Lui ha saputo trasformarli in un’azione popolare unica, avvolgente, esaltante che ha messo in crisi una delle maggiori potenze economiche dell’epoca.

Come una cometa è apparso nei cieli napoletani, ha guidato per alcuni giorni il suo popolo verso un sogno di libertà e di riscatto e poi è improvvisamente scomparso restituendolo al buio delle sue consuetudini, risucchiato dal vortice degli intrighi e della lotta per il potere, vittima dello suo stesso popolo.

Masaniello è una delle motivazioni principali da cui è nata la mia decisione di scrivere romanzi alimentando la mia passione per la Storia di Napoli. Ho ricostruito minuziosamente i dieci giorni del suo regno e i mesi successivi e vi ho inserito la storia di Lorenzo, già protagonista dell’altro mio romanzo, “Il Tesoro della Certosa”, per dare sfogo alla fantasia e creare continuità nella Collana che intendo realizzare sul ‘600 napoletano.

Ho analizzato episodi e personaggi scegliendo quelli con cui in un’ipotetica realtà Lorenzo avrebbe potuto interfacciarsi, citando solo gli altri perché altrimenti ne sarebbe uscito un romanzo fiume, contorto e forse un po' pesante. Ho preferito che la figura di Masaniello restasse un po' dietro le quinte, che emergesse, se ci sono riuscito, dai fatti raccontati e dalle opinioni espresse dai personaggi del romanzo. Il protagonista rimane Lorenzo, giovane compagno di viaggio che ci guida in questo tour attraverso i luoghi e i fatti di quello che fu definito il Secolo d’oro di Napoli.

Tranne quelli di fantasia, cioè Lorenzo, Nannina, Vito, Fernando, Carmina, Bastiano e quelli minori che girano intorno a loro, la gran parte dei personaggi che partecipano alla storia e anche quelli semplicemente citati nel romanzo sono infatti realmente esistiti ed hanno compiuto le gesta riferite così come realmente accaduto durante la rivolta.


(Nel riquadro Ritratto di Masaniello - Galleria Rospigliosi, Roma - che secondo B. Capasso è forse l'unico a presentare caratteri di autenticità.)

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